IL PROGETTO EDUCATIVO
La scuola dell’infanzia San Giuseppe Artigiano è una scuola parrocchiale nata nel 1966 nel quartiere Villaggio FIAT di Settimo Torinese.
La scuola si inserisce nella tradizione della pastorale educativa della Chiesa, e in collaborazione con la famiglia concorre a promuovere la formazione integrale della personalità del bambino dai 3 ai 6 anni, nella prospettiva della formazione dei soggetti liberi, responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale.
La scuola si avvale della collaborazione con le suore del “Preziosissimo Sangue” di Monza dall’ottobre 1978.
Identità della scuola
La scuola San Giuseppe Artigiano è una scuola parrocchiale e paritaria dal 2001.
Tutte le scuole paritarie sono scuole pubbliche, differiscono dalle scuole Statali nelle modalità amministrative, nelle diponibilità dei finanziamenti, e nella libertà dell’offerta formativa.
Lo stile pedagogico della nostra scuola, di ispirazione cristiana, si caratterizza per l’attenzione alla persona, che si esplica nella cura del suo sviluppo integrale, riconoscendone in pienezza il suo valore e la sua dignità. Centrali sono i valori della Vita, dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà, della famiglia.
La nostra scuola d’infanzia si impegna a garantire la priorità all’educazione al “rispetto dell’identità individuale, etnica, linguistica, culturale e religiosa” secondo i principi sanciti dal Dettato Costituzionale e dalle Carte Internazionali.
Finalità
La scuola dell’infanzia consente di raggiungere avvertibili traguardi di sviluppo in ordine a:

BENESSERE
costruire qualitativamente il rapporto con sé stessi e con gli altri; possedere la capacità di comunicare e di agire, riconoscere e valorizzare la diversità propria e altrui; avere atteggiamenti positivi nella soluzione dei conflitti.

RELAZIONE
nella relazione con gli altri e con le cose il bambino sviluppa e costruisce i suoi schemi conoscitivi

IDENTITÀ
la maturazione dell’identità comporta il progressivo affinamento delle potenzialità cognitive, di atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di controllo delle emozioni, di sensibilità verso gli altri.

AUTONOMIA
intesa come finalità da conquistare progressivamente sia come abilità motorie e pratiche, sia come maturazione della capacità di rapportarsi in modo personale con cose, persone e situazioni, promuovendo il rispetto della divergenza personale, della libertà di pensiero, della possibilità di modificare e di considerare i diversi punti di vista.

COMPETENZA
intesa come finalità da conquistare progressivamente sia come abilità motorie e pratiche, sia come maturazione della capacità di rapportarsi in modo personale con cose, persone e situazioni, promuovendo il rispetto della divergenza personale, della libertà di pensiero, della possibilità di modificare e di considerare i diversi punti di vista.

CITTADINANZA
come disponibilità alla relazione e al dialogo attraverso regole condivise e nel rispetto del punto di vista dell’altro; adozione nella vita quotidiana di atteggiamenti rispettosi dell’ambiente, degli altri e della natura.
Elementi Pedagogici
Connotati essenziali della scuola d’infanzia sono:
– la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni (libero, simbolico, guidato), come risorsa privilegiata attraverso cui i bambini si esprimono, raccontano ed interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali; il gioco favorisce l’apprendimento nelle diverse dimensioni.
– la sperimentazione e la ricerca: il rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura, intendono orientare e guidare la curiosità in percorsi ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca.
– La vita di relazione: filo conduttore di tutte le esperienze; ci si propone di vivere e incrementare la relazione tra pari e adulti, come condizione per pensare, fare ed agire.
La comunità educante
L’attuazione piena del progetto educativo, è subordinato al reale coinvolgimento e alla sinergia di azione di tutti coloro che, a qualsiasi titolo, sono chiamati a operare nella Scuola dell’Infanzia, o con la Scuola dell’Infanzia, alla formazione armonica e alla promozione culturale dei bambini.
La Comunità educante è costituita dalla presenza di laici e religiose, ugualmente responsabili del progetto educativo.
I bambini hanno diritto:
– a una scuola organizzata e gestita in funzione dei propri bisogni di educazione integrale
– alla tutela e alla valorizzazione della propria identità personale, culturale e religiosa
– a un’educazione fondata sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali della persona che garantiscano i presupposti per una convivenza solidale e rispettosa delle diversità
– a un intervento personalizzato coerente al proprio sviluppo
– a un ambiente capace di offrire serenità e accoglienza, per crescere come persona aperta al mondo e agli altri.
Le insegnanti che prestano servizio presso la nostra Scuola si qualificano per la loro professionalità educativa e si impegnano a:
– condividere il progetto educativo della scuola
– ad accogliere ogni bambino senza discriminazione
– a collaborare fra di loro e con le famiglie nell’assolvimento del compito a loro affidato favorendo un clima di dialogo, confronto, responsabilità e aiuto reciproco.
– Ad approfondire la loro competenza pedagogica e didattica.
È loro compito definire la programmazione didattica annuale secondo i criteri pedagogici, le indicazioni contenute nel PTOF e la costante verifica del percorso attuato.
I genitori, quali primi responsabili dell’educazione dei figli sono
chiamati a:
• Conoscere e a collaborare all’attuazione del Progetto educativo della Scuola secondo la competenza e il ruolo che è loro proprio
• Proporre, sostenere, animare e partecipare alle iniziative funzionali al raggiungimento delle mete educative
• A instaurare rapporti di corresponsabilità con le insegnanti
• A partecipare agli Organi Collegiali presenti nella Scuola
Il personale non docente svolge i propri compiti con dedizione, consapevole che la qualità del servizio scolastico dipende anche dal senso di corresponsabilità educativa con cui interpretano il loro ruolo.